Sensibilità cromatica dell'occhio (2)

Continuiamo la nostra esplorazione delle illusioni che mettono alla prova la percezione del colore.

L'occhio non sarà certamente uno strumento ottico infallibile, ma accoppiato al cervello offre una visione del mondo abbastanza affidabile e costante. In un ambiente fatto di cambiamenti è fondamentale conservare le informazioni sugli oggetti che ci circondano. Grazie ad alcune “costanti”, il nostro cervello è capace di riconoscere una forma o un colore, che possono variare nello spazio e nel tempo. Per questo semplice motivo, l’immagine retinica non sarà mai uguale all’immagine mentale che ci facciamo del mondo che ci circonda.
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Figura 1


Riguardo al colore, sono i neuroni ad attribuire la sensazione del colore alle frequenze dello spettro luminoso che, dal canto loro, non contengono alcun colore. L’occhio valuta il colore in parte basandosi sulla frequenza della luce percepita, ma soprattutto in relazione ai colori vicini e al cambiamento dell’illuminazione ambiente.

La costanza di luminosità e di colore è uno degli artifici del nostro cervello per migliorare la percezione visiva dei colori. In questo modo, i colori degli oggetti conservano le loro qualità cromatiche al variare delle condizioni d’illuminazione.
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Figura 2


Ma come funziona?

Questo fenomeno si spiega in parte col fatto che sia l’ambiente, sia l’oggetto osservato cambiano colore in modo proporzionale. Se nel corso di una normale giornata, i livelli di luce cambiano, nel nostro sistema visivo la luminosità di ogni oggetto apparirà dunque costante.

Una maglietta bianca sembrerà bianca tanto in una giornata di sole come in una giornata nuvolosa.

Questo nonostante il fatto che la lunghezza d’onda della luce che raggiunge la retina in ogni caso sia completamente diversa.

Per illustrare e sperimentare insieme a voi il fenomeno di costanza di luminosità e di colore, abbiamo manipolato alcune fotografie. Nella prima fotografia (fig. 1), che rappresenta un ‘mojito’ alla fragola, non c’è nessun color rosso o arancione, bensì toni di blu e di grigio puro.

Con il selettore di colore Photoshop (simbolizzato da una pipetta) abbiamo evidenziato quattro punti nell’immagine, dai quali è possibile constatare che non c’è traccia di rosso! (sic) Invece, i mirtilli della seconda fotografia (fig. 2) non contengono nessun colore blu o viola, ma un grigio giallognolo o verde militare. Però, noi continuiamo a percepire del rosso e del blu in queste fotografie, grazie al fenomeno di costanza del colore.
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