Fisici e pseudoscienze.

Tendenze "antiscientifiche" nella fisica teorica

Quanto è diffusa tra gli scienziati la credenza nel paranormale e nelle pseudoscienze? La domanda sorge spontanea pensando a casi come quello recentemente denunciato da James Randi dove una rivista scientifica finisce col dare ampio credito e rilievo alla pratica della rabdomanzia. Si potrebbe essere tentati di rispondere che, in fondo, si tratta di casi isolati e sporadici. Ma è proprio vero?
Bem e Honorton in un loro recente articolo[1] riportano i risultati di un'indagine statistica pubblicata nel 1979 e compiuta su più di 1100 professori universitari statunitensi.[2] Da tale ricerca si evince che il 55% dei docenti di scienze naturali intervistati credevano che la percezione extrasensoriale fosse un fatto certo o una possibilità verosimile. La percentuale saliva per docenti di altre discipline, ma scendeva drasticamente al 34% per gli psicologi. In effetti gli psicologi apparivano tra i più scettici, in quanto il 34% degli intervistati considerava l'ESP impossibile, un'opinione espressa dal 2% soltanto del rimanente campione. Nel seguito di questa breve nota ci limiteremo a descrivere per aneddoti la situazione tra i fisici teorici, dove allignano alcuni degli apostoli più convinti di quelle tendenze che sono comunemente definite antiscientifiche.
Jaynes racconta[3] di aver sentito più di un fisico dichiarare a un congresso del 1984 tenutosi a Santa Fe che: «Gli esperimenti ci costringono a credere che gli atomi non siano reali». Simili sorprendenti affermazioni erano commenti sui risultati sperimentali di Alain Aspect e del suo gruppo sui test della disuguaglianza di Bell.[4-6] Si tratta di questioni ben note a chi si occupa dei fondamenti della meccanica quantistica (la teoria fisica che descrive in modo eccellente il compor-tamento di atomi, nuclei atomici e particelle subatomiche), ma una spiegazione dettagliata ci porterebbe troppo lontano. Nei limiti della presente nota basti ricordare che alcune caratteristiche della meccanica quantistica mal si conciliano con la fisica classica. Ciò ha portato taluni fisici a immaginare un ruolo cruciale della coscienza dell'osservatore sull'evoluzione del sistema fisico osservato. Altri, proseguendo su questa strada, sono arrivati vicini a negare l'esistenza di una realtà indipendente dall'osservatore: una condizione che, per un fisico, può apparire paradossale.
Franco Selleri ha presentato una rassegna di lavori di fisici dalle tendenze misticheggianti o apertamente favorevoli ai fenomeni paranormali. Vediamo alcuni casi tratti dal suo libro:[7]

Costa de Beauregard, convinto dell'esistenza di azioni parapsicologiche del pensiero sulla materia ha presentato una teoria che le incorpora.[8]

Il fisico Klein è giunto a conclusioni animiste a partire dal problema della misurazione in meccanica quantistica; per lui è naturale supporre che coscienza, memoria e libertà siano proprietà fondamentali delle particelle subatomiche.[7]

Hall, Kim, McElroy e Shimony hanno verificato sperimentalmente gli effetti del pensiero dell'osservatore sul comportamento di un sistema quantistico, senza peraltro trovarne alcuno.[9]

Selleri osserva poi come vi siano stati tentativi organizzati da parte di movimenti religiosi per coinvolgere scienziati inclini al misticismo e alle pseudoscienze in congressi, tavole rotonde e conferenze. Tra le nuove religioni coinvolte troviamo la Chiesa dell'Unificazione del reverendo Moon e le tre università del guru Maharishi Mahesh Yogi (il divulgatore della meditazione trascendentale, che peraltro risulta pure laureato in fisica all'università di Allahabad nel 1940 a detta di Eileen Barker.[10] Un allievo del guru così esordiva in un suo recente lavoro:[7] «Consideriamo la proposizione di Maharish Mahesh Yogi secondo cui il campo unificato della fisica moderna e il campo della "coscienza pura" sono identici»

Al termine di questo breve excursus possiamo concludere che le tendenze antiscientifiche sono vive anche nella comunità scientifica e, tornando ad aspetti più pratici della questione, non è inusuale che ciarlatani riescano a ottenere un imprimatur da scienziati o accademici, come è successo nel caso descritto da Randi.
 
Enrico Scalas
fisico
 
 
Bibliografia
[1] D.J. Bem e C. Honorton, Psychological Bullettin, 115 (1994) 4.
[2] M.W. Wagner e M. Monnet, Zetetic Scholar, 5 (1979) 7.
[3]E.T. Jaynes, Clearing up Mysteries - The Originai Goal, in Maximum Entropy and Bayesian methods, J. Skilling (Ed.) pp. 1-27, Kluwer, New York 1989.
[4] A. Aspect, P. Grangier e G. Roger, Physical Review Letters, 47 (1981) p. 460.
[5] A. Aspect, P. Grangier e G. Roger, Physical Review Letters, 49(1982) p. 91.
[6]J.S. Bell, Physics, 1 (1964) 195.
[7]F. Selleri, Le Grand Debat de la Theorie Quantique, Flammarion, Parigi (1994).
[8] O. Costa de Beauregard, Physics Letters A, 67 (1978)p. 171.
[9]J. Hall, C. Kim, B. McElroy e A. Shimony, Found. Phys.,7 (1977) p.759.
[10]E. Barker, I nuovi movimenti religiosi, p. 285 Mondadori, Milano ( 1992).
 
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