Morgellons: malattia mentale o mistero preoccupante?

Alcuni sostengono che la malattia sarebbe causata da un esperimento segreto, mentre per altri sarebbero le cosiddette scie chimiche a diffondere i misteriosi filamenti che causerebbero la malattia

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  • 22-02-2011
  • di Salvo Di Grazia
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Avete mai sentito parlare di Morgellons? Ufficialmente si tratta di una malattia che non esiste, ma in pratica sono tante le persone che dicono di soffrirne.

Il nome è già strano ma i sintomi e la storia di questa malattia forse lo sono ancora di più perché non si è ancora stabilito se si tratti di una nuova malattia, di una fobia nata su internet o di una variante di una malattia neuropsichiatrica già esistente da secoli.

Nel 2002 una biologa, Mary Leitao, mentre studiava i sintomi di alcune malattie dermatologiche per capire meglio i disturbi della pelle che colpivano la figlia e che la donna non riusciva a spiegare con una diagnosi precisa, si imbatté nella descrizione di una patologia molto singolare e conosciuta da almeno tre secoli. Il morbo di Morgellons, questo il suo nome, era caratterizzato da prurito diffuso ed intenso, eritemi sulla pelle, comparsa di fibre di vario tipo che fuoriuscivano da diverse zone del corpo e disturbi neuropsichiatrici. Questi sintomi erano così simili a quelli della figlia, che la biologa decise di chiamare Morgellons quella malattia particolare.

Negli anni successivi i medici incontrarono altri individui che riferivano gli stessi sintomi e il dato più singolare era proprio la presenza di fibre di vario tipo (tessili, peli, lanugine) che erano associate a un prurito insopportabile in tutto il corpo, tanto che, per il grattamento continuo, i pazienti arrivavano a procurarsi gravi lesioni della pelle. La conclusione a cui giunsero i medici fu che quella strana malattia era una forma di parassitosi maniacale (in inglese delusional parasitosis). Chi soffre di questa patologia è convinto di sentire lungo il corpo migliaia di insetti, parassiti ed animali vari (ragni, formiche, vermi) che provocano prurito costringendolo a grattarsi continuamente. Gli animaletti sono immaginari e chi soffre del problema accusa anche sintomi neuropsichiatrici (da lievi a molto gravi) e di altro tipo (febbre ricorrente, problemi vascolari, cefalea). La parassitosi maniacale è la forma più frequente di psicosi osservata in dermatologia. Ma ciò che colpisce chi studia questo nuovo fenomeno sono quelle fibre che i presunti malati di Morgellons riferiscono fuoriuscire dalla loro pelle: le ritrovano tra le pieghe della cute, in bocca, incluse nelle ferite da grattamento, sparse sul corpo. La conclusione provvisoria a cui la medicina è giunta fino ad oggi è che il Morgellons sia una variante della parassitosi maniacale nella quale le fibre tessili hanno sostituito gli “insetti immaginari”. Un’indicazione in questo senso è data dal fatto che le analisi svolte su campioni di queste fibre hanno mostrato l’assoluta normalità delle stesse. Si tratta di lana, capelli, cotone, tutte fibre facilmente reperibili, che vengono spesso in contatto con il corpo e che quindi, accidentalmente o volontariamente, i malati possono ritrovarsi addosso (facile per esempio che le fibre di un indumento restino “intrappolate” nelle ferite che si procurano i malati). Secondo alcuni studiosi invece molti dei casi di Morgellons sarebbero in realtà forme di Malattia di Lyme, patologia provocata da un batterio trasmesso con il morso di zecca e che è caratterizzata anche da eritema, prurito e sintomi neurologici. Per altri medici si tratta di una vera e propria leggenda metropolitana nata fondamentalmente sul web, tanto che c’è chi consiglia come terapia l’allontanamento almeno temporaneo dalla rete internet.

L’innegabile singolarità della patologia e le sue caratteristiche hanno acceso gli animi degli amanti (disinteressati o meno) dei misteri e così si sono sparse, soprattutto su internet, voci incontrollate su questa malattia, che hanno alimentato l’idea di un’origine misteriosa e preoccupante di questi sintomi.

Le fibre sarebbero, secondo le varie voci, dei “nano robot” comandati a distanza e che si auto replicano, oppure degli impianti alieni applicati sottopelle. Alcuni sostengono che tutto sarebbe causato da un esperimento segreto, o da inquinamento chimico, mentre per altri sarebbero le cosiddette scie chimiche che diffonderebbero dei veleni e i misteriosi filamenti che causerebbero la malattia. Come sempre accade in questi casi, nessuna prova viene fornita a sostegno di queste affermazioni. Non è stata mai isolata una fibra di struttura o provenienza ignota, non sono mai state ritrovate fibre in zone del corpo “inaccessibili” a fibre naturali, tutti gli esperimenti effettuati con queste fibre ne hanno evidenziato l’assoluta “normalità” e la provenienza terrestre. Scansioni al microscopio elettronico, esami incrociati e analisi chimiche hanno sempre dimostrato che questi “filamenti” hanno tutte le caratteristiche di fibre tessili di fabbricazione umana o naturale. Utile anche ricordare che molti casi di comparsa di “fibre misteriose” si sono risolti con una terapia antidepressiva.

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Esemplare il caso di un dentista in Arizona che visitò una sua paziente che riferiva la comparsa di prurito al palato. Il medico rinvenne una sorta di ulcerazione al cui interno vi erano alcuni “filamenti”. La donna disse di aver rimosso negli ultimi mesi molte fibre da quel punto della bocca. Il medico estrasse tre “fili”, li conservò e successivamente li inviò per uno studio ad una facoltà di odontoiatria. Gli esami furono assolutamente tranquillizzanti: quelle fibre avevano tutte le caratteristiche delle fibre tessili che conosciamo. Si concluse quindi che fu la stessa donna, che soffriva anche di crisi depressive ed aveva tratti psicotici, ad aver inserito le fibre in una ferita del cavo orale.

Fine del mistero?

No. Il passaparola di internet non conosce sosta e così assieme a chi propone le cure più assurde per guarire da questa malattia, sono sempre di più (soprattutto negli Stati Uniti) le persone che segnalano di soffrire di Morgellons. Le segnalazioni sono state così numerose (e sono in costante aumento) che il CDC (Centro per il controllo delle malattie, organismo sanitario governativo statunitense) ha deciso di catalogare tutte le notizie per studiare il caso e definire una volta per tutte se questo morbo più o meno misterioso meriti il rango di “nuova malattia” o sia da inquadrare semplicemente come una variante della parassitosi maniacale. Attualmente il CDC definisce il Morgellons come “unexplained dermopathy”, una malattia inspiegabile (nel senso che non si è ancora giunti ad una conclusione univoca e certa). Il report finale del CDC è atteso per il 2011.

Per chi soffre oggi di questa malattia, la terapia che viene proposta è di tipo sintomatico (creme lenitive, antibiotico e cortisone per il prurito e le ferite) e psicologico. Sono diversi anche i gruppi di sostegno che aiutano chi soffre soprattutto dal punto di vista psichico. C’è stato anche chi ha studiato dal punto di vista sociologico il fenomeno del Morgellons. Se un paziente fa autodiagnosi basata principalmente su informazioni incontrollate reperite su internet e “crea dal nulla” una nuova malattia, il pericolo che ogni individuo possa credere di fare diagnosi da solo è reale. Per questo non bisognerebbe mai sottovalutare il fenomeno facendolo passare per un banale “errore di informazione”, dal momento che esso indica quali danni la disponibilità di informazioni non controllate possa provocare in soggetti psicologicamente disturbati.

Per ora comunque non è necessario allarmarsi, se la “mania” del Morbo di Morgellons non è isolata, i casi sono sicuramente legati a particolari patologie psichiatriche e psicologiche e sono quindi ben controllati dai professionisti che si occupano di tali problematiche. Chi invece sostiene l’origine “misteriosa”, strana o “aliena” di questa malattia dovrebbe fornire almeno delle prove di ciò che sostiene, cosa che non è mai avvenuta.

Al momento quindi, nessun mistero.

Fino a prova contraria.

Note


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