Caos climatico

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  • 04-05-2010
  • introduzione di Simone Angioni
Il riscaldamento globale è sicuramente uno degli argomenti più discussi degli ultimi anni. Il dibattito è stato riportato all’attenzione dei media dopo la pubblicazione on line di un centinaio di e-mail estratte illegalmente dal server della University of East Anglia. In tali documenti erano presenti termini che, a giudizio di alcuni, dimostravano l’utilizzo di pratiche poco chiare e trasparenti, volte a supportare l’esistenza di un riscaldamento globale di origine antropica. Da allora lo scandalo che ha preso il nome di Climategate non ha fatto altro che allargarsi, così come l’attenzione che i media hanno dedicato ai vari botta e risposta. Lo speciale che state leggendo parte da quelle mail rubate e ha come intento quello di fare una panoramica dello stato dell’arte della ricerca scientifica in tema di cambiamenti climatici. Non abbiamo la pretesa di esaurire un dibattito che da decenni coinvolge ampi settori della comunità scientifica; vorremmo solo fare un po’ di chiarezza distinguendo ciò che è reale da ciò che è plausibile o da ciò che è improbabile.

Ma perché Query ha deciso di occuparsi di questo delicato e spinoso argomento?

Perché, in questa occasione più che in altre, i media sono molto rapidi nel saltare alle conclusioni; vedremo che c’è la tendenza a favorire lo scontro e che i toni allarmistici hanno la meglio, a scapito dei dati scientifici. È quindi importante verificare ciò che c’è di reale all’interno del caos climatico distinguendo tra dibattito scientifico e affermazioni prive di fondamento basate su distorsioni o ancora peggio su strumentalizzazioni.

Il riscaldamento globale c’è davvero o è tutta una truffa? È vero che è dovuto al Sole o ad altre cause naturali e non alle emissioni di gas serra? Queste ed altre domande sono state poste ad esperti e professionisti del settore per cercare di capire qual è la posizione maggiormente condivisa nel mondo scientifico. Ma poiché quando si parla di argomenti scientifici così vasti e complessi come lo sono gli studi sui cambiamenti climatici è semplice fare confusione, ci è sembrato ragionevole dividere il tema in tre grosse questioni e cercare di dare risposte il più possibile chiare ed esaurienti.

1. Esiste un riscaldamento globale?
I climatologi interpellati e la maggioranza della comunità scientifica sono concordi nel rispondere che un riscaldamento è in atto. Le temperature, secondo numerosi studi, sono in deciso rialzo rispetto ai secoli passati. Vedremo nel dettaglio quali sono i dati scientifici a supporto di questa teoria.

2. A che cosa è dovuto questo riscaldamento?
È dovuto a cause naturali o alle emissioni di gas serra nell’atmosfera? Anche in questo caso la comunità scientifica è abbastanza concorde nel ritenere che tale riscaldamento sia probabilmente imputabile alle emissioni antropiche di gas serra, almeno per la maggior parte. Nonostante non si possano escludere a priori altre cause, oggi ancora sconosciute, l’effetto dei gas serra sul clima è l’unico ritenuto ragionevolmente dimostrato. Diversi calcoli sono stati eseguiti per calcolare l’effetto serra dovuto all’emissione di anidride carbonica e altri gas in atmosfera e i risultati mostrano chiaramente che tali gas possono provocare un riscaldamento del clima mondiale.

3. Quali saranno le conseguenze?
Questa è la domanda su cui si discute di più nella comunità scientifica. Anche se esistono numerosi dati, non è ancora possibile creare un unico modello che simuli con precisione le conseguenze dell’emissione di gas serra a seguito delle attività umane. Sono controverse le possibilità predittive di tali modelli che devono tenere conto di un numero enorme di variabili poco note.

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Ogni anno il Goddard Institute for Space Studies della NASA analizza i dati globali di temperatura. I colori sulla mappa rappresentano la differenza di temperatura rispetto al valor medio calcolato sul periodo 1951-1980: in blu le zone più fredde rispetto al riferimento, in rosso quelle più calde. Qui accanto I valori per il periodo 1905-1909, nella pagina a fronte quelli per il periodo 2005-2009. Approfondimenti su http://data.giss.nasa.gov/gistemp .
Foto NASA/Goddard Space Flight Center Scientific Visualization Studio. Data provided by Robert B. Schmunk (NASA/GSFC GISS).

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