Il paranormale che ci circonda

Orologi che si fermano, lampadine che si accendono e bioritmi che prevedono

Vorrei avere informazioni su alcuni strani episodi che accadono a una persona che conosco. Quando questa persona indossa orologi elettrici al quarzo, questi dopo un po' smettono di funzionare. Inoltre, quando questa persona entra in alcune stanze, le lampadine accese cominciano a smorzarsi o si fulminano. Questi eventi non sono continui ma accadano normalmente tre o quattro volte al mese. Vorrei sapere se esistono altri casi di questo genere e se questa sua "interazione" può essere misurata (fotografia Kirlian o simili).
Stefano Lapi


Una regola fondamentale che occorre seguire per studiare in modo attendibile i fenomeni insoliti è la seguente: prima di formulare qualsiasi ipotesi interpretativa, occorre accertare al di là di ogni dubbio l'esistenza del fenomeno stesso.
Sinceramente il fenomeno descritto dal lettore mi sembra poco probabile. Gli orologi al quarzo si possono fermare spontaneamente per vari motivi e, analogamente, le lampadine si fulminano dopo un certo numero di ore di funzionamento o a causa di sbalzi di tensione casuali. Quello che mi permetto di mettere in dubbio non sono gli eventi descritti, ma l'ipotesi secondo la quale questi eventi siano da mettere in correlazione con la presenza del conoscente del lettore. Per stabilire un'eventuale simile correlazione, non ci si può basare su semplici impressioni, ma occorre fare uno studio statistico accurato. Ad esempio, si dovrebbe prendere un campione di orologi al quarzo uguali e con le batterie nelle stesse condizioni di carica. Se ne dovrebbe poi tenere metà lontana dal conoscente del lettore e l'altra metà fargliela invece maneggiare o indossare (controllando ovviamente che gli orologi non vengano danneggiati per incuria o, peggio, volontariamente). Soltanto se emergesse una differenza statisticamente significativa tra i due campioni di orologi si potrebbe considerare il fenomeno reale e allora avrebbe senso cercare di spiegarlo (ovviamente lo stesso discorso vale per le lampadine).
Per quanto riguarda la fotografia Kirlian, è stato da tempo dimostrato che essa non registra assolutamente nulla di paranormale e/o misterioso. Essa registra semplicemente un fenomeno fisico (chiamato "effetto corona") causato dalla scarica elettrica (a bassa intensità, alta tensione e alta frequenza) cui viene sottoposto il soggetto durante la ripresa. Anche gli oggetti inanimati mostrano un alone (aura) del tutto analogo a quello degli esseri viventi. Quindi la sua presenza non denota alcuna facoltà o potere paranormale.
In ogni caso ricordo che il CICAP è sempre disponibile a esaminare soggetti che ritengano di possedere poteri paranormali. Se, dopo aver sottoposto il suo conoscente ai controlli che ho suggerito, il lettore ritenesse ancora che possieda realmente poteri misteriosi, può contattarci per organizzare un'indagine accurata.

Le previsioni dei bioritmi


So che siete scettici riguardo all'efficacia dei bioritmi. Posso però dire con certezza che esaminando il mio bioritmo trascorso, ho riscontrato la precisione con cui alcuni avvenimenti importanti della mia vita si sono verificati puntualmente nei giorni probabili indicati dalla lettura del grafico (nell'arco di cinquant'anni nel mio caso possono essere stati sette o otto). Ci sono stati altri avvenimenti importanti nella mia vita che saranno capitati al di fuori del grafico, ma quelli "veri" erano al posto giusto. Io non traccio più grafici futuri per non essere influenzato. La mia considerazione ora è che "se deve succedere qualcosa succederà in uno di quei giorni critici che sono indicati dai bioritmi".
Ruggero Rigatelli


Capisco che l'esperienza personale del lettore lo abbia portato a convincersi dell'efficacia dei bioritmi. Tuttavia vorrei fargli osservare che basarsi su casi individuali valutati soggettivamente può portare a conclusioni errate. Il lettore stesso ammette che solo sette o otto avvenimenti importanti della sua vita, nell'arco di cinquant'anni, sono stati previsti dal bioritmo. Come egli stesso afferma: «Ci sono stati altri avvenimenti importanti nella mia vita che saranno capitati al di fuori del grafico, ma quelli "veri" erano al posto giusto». Il punto cruciale della questione è proprio questo. Il lettore è rimasto comprensibilmente colpito dalle previsioni avveratesi, mentre ha ignorato quelle non verificatesi, un atteggiamento tipico della mente umana. La maniera corretta per valutare l'efficacia delle previsioni, e quindi dei bioritmi, consiste in un approccio statistico, possibilmente su un campione numeroso di soggetti. Solamente facendo un confronto tra le previsioni azzeccate e quelle sbagliate si può valutare in modo attendibile la loro eventuale efficacia. Se si facesse tale controllo sui bioritmi, ci si accorgerebbe che, al pari degli oroscopi o di altre tecniche divinatorie, il numero di previsioni azzeccate non va oltre quello che si può prevedere in base al semplice calcolo delle probabilità. Inoltre il lettore afferma: «Ora io non traccio più grafici futuri per non essere influenzato». Questo è un altro punto importante. Molto spesso il fatto di conoscere in anticipo una previsione può influenzare il nostro comportamento e, a livello del tutto inconsapevole, possiamo essere noi stessi a far sì che la previsione si avveri o a rielaborare ciò che è successo in modo da farlo rientrare nell'ambito di quanto era stato previsto. Se, ad esempio, mi è stato previsto che farò un viaggio in un certo giorno, e se mi capitasse di dover decidere se intraprendere o meno un viaggio, probabilmente sarò indotto a decidere di intraprenderlo e a giudicare verificatasi la previsione. Analogamente a posteriori potrei considerare viaggio anche un semplice spostamento in auto che, magari, non rappresenta nulla di straordinario.
In conclusione, quindi, la presunta capacità dei bioritmi di fare previsioni non è mai stata dimostrata.

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