Otto punti chiave nella valutazione dell'efficacia terapeutica dei magneti

  • In Articoli
  • 19-07-2007
  • di Alberto Borraccino

  1. Gli studi sperimentali devono essere pubblicamente registrati prima della loro effettuazione, devono essere sottoposti e approvati da un comitato etico e condotti nel pieno rispetto del rigore del metodo;
  2. il processo di randomizzazione deve essere chiaramente spiegato e successivamente condotto da un operatore esterno al team di ricerca;
  3. negli studi in cui si utilizzano presidi specifici per ridurre il dolore deve essere adottato un metodo appropriato per la definizione della quantità di dolore percepito attraverso l'uso, ad esempio, di capsaicina (un derivato del peperoncino) oppure attraverso stimolazione con caldo o con freddo su soggetti sani; la stessa determinazione può variare nei pazienti affetti da specifiche condizioni patologiche eventualmente in analisi;
  4. ogni contatto con la pelle dovrebbe essere accuratamente misurato con gli strumenti più appropriati;
  5. lo studio deve poter prevedere una procedura sperimentale di cross-over nei gruppi dei pazienti trattati;
  6. gli studi devono essere pubblicati all'interno di riviste referate che dispongono di statistici propri, esterni al team di ricerca;
  7. una curva "dose-risposta" al variare dell'intensità del presidio utilizzato sarebbe convincente della verosimiglianza della realtà osservata;
  8. i risultati ottenuti devono essere replicabili prima che una qualunque efficacia possa essere dimostrata.

I punti 1, 2, 5 e 8 si possono applicare alla ricerca scientifica in generale, mentre i punti 3 e 4 sono dedicati alla sola valutazione dell'efficacia terapeutica dei magneti.
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