Cronache del mistero (recensione)

di Joe Nickell
Newton Compton Editori, 2006
pp281, € 12,91

Joe Nickell è un signore di mezza età, brillante, pieno di aneddoti e storie curiose, un vero "zio Joe" d'America. È un uomo che ha fatto qualche decina di mestieri diversi, tra cui il prestigiatore, l'investigatore privato, il docente universitario, il grafico pubblicitario, il croupier, il poeta, il cercatore d'oro e il clown!

Nel suo sito Internet (www.joenickell.com ), finalmente online, lo si può vedere in ciascuna delle sue diverse incarnazioni.

Quella però che lo ha reso famoso, e che lo vede utilizzare al meglio i suoi mille talenti, è l'attività dell'investigatore di misteri.

Personalmente, lo conosco e lo stimo da tanti anni e, come CICAP, abbiamo avuto modo di portarlo in Italia in occasione del World Skeptic Congress e di un successivo mini tour tra i misteri italiani.

Perchè, come si capisce immediatamente conoscendolo, Joe è uno che non perde tempo: se deve andare in qualche città o in qualche parte del mondo, ne approfitta subito per capire se da quelle parti c'è qualche mistero e, nel caso, per condurre subito un'indagine.

Questo libro, il suo primo tradotto in italiano, è appunto una raccolta di casi e indagini affrontati da Joe Nickell nel corso degli anni e dei suoi viaggi. Si va dalle linee di Nazca al demone di Zanzibar, dall'immagine di Guadalupe ai fantasmi australiani.

In tutto, una quarantina di episodi raccontati con lo stile piacevole e accurato che caratterizza il suo lavoro.

Nella sua prefazione al libro, James Randi scrive che tutti noi, investigatori critici di misteri, saremmo molto più poveri se lui non ci fosse. E noi non possiamo che essere d'accordo. Lunga vita Joe!

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