I poteri "elettrostatici" della Vinogradova

Dunque, come abbiamo letto nell'articolo di Massimo Polidoro "I segreti di una sensitiva russa" (S&P 23, Gennaio 1999), la russa Alla Vinogradova si esibisce in una sorta di psicocinesi: muove degli oggetti guidandoli con la mano a rotolare su una superficie liscia e naturalmente senza toccarli.

Credo di avere trovato una plausibile spiegazione di questa fenomenologia.

Si prenda una lastra di materiale isolante e abbastanza liscio, per esempio plexiglass, la si ponga su un tavolo e la si strofini per bene con un panno, come per pulirla (come fa anche Vinogradova).

Per il fenomeno della "Triboelettricità", lastra e panno si caricano di segno opposto (quale positivo e quale negativo dipende dal tipo di panno ed è del tutto irrilevante e allora supponiamo la lastra positiva). Dopo la pulitura, il panno viene allontanato e non gioca più alcun ruolo.

Si ponga ora sulla lastra un oggetto abbastanza leggero che possa rotolare, come una pallina da ping pong o un cilindretto metallico. Consideriamo separatamente i due casi, perché la pallina è "isolante", mentre il cilindretto è "conduttore".

Posta nel campo elettrico della lastra, la pallina subirà il fenomeno della "polarizzazione", con la comparsa di due distribuzioni superficiali di cariche di segno opposto e di somma algebrica nulla, con quella positiva nella parte alta.

Ciò avviene senza alcun trasferimento di cariche, perché la pallina è isolante, ma per deformazione o orientamento delle molecole.

Il cilindretto, pur essendo conduttore, non acquisisce carica dalla lastra, perché questa è isolante e allora il contatto è del tutto ininfluente. Ma nel campo elettrico della lastra il cilindretto subirà "Induzione Elettrostatica" : alcuni elettroni di conduzione si trasferiscono dalla parte alta a quella bassa del cilindretto, lasciando la prima carica positivamente e la seconda negativamente. Ne segue che il risultato finale è lo stesso, per un corpo rotolante isolante o conduttore che sia.

Un'utile astrazione è il concetto di "dipolo elettrico" che è rappresentabile con un vettore diretto da una carica negativa a una positiva di ugual modulo : in ogni caso il corpo rotolante acquisisce un dipolo diretto verso l'alto. Si ponga ora una mano ( che è conduttrice ) in costa sopra la lastra e senza toccarla . Anch'essa acquisirà un dipolo diretto verso l'alto, con lo stesso meccanismo del cilindretto. Quindi mano e corpo sono due dipoli paralleli.

Come si comportano due dipoli (posti nello stesso piano)?

Scrivendo per bene l'energia potenziale reciproca si scoprirebbe quanto segue: due dipoli tra loro paralleli si respingono se sono perpendicolari alla loro congiungente e si attraggono se sono paralleli alla loro congiungente. Viceversa per dipoli antiparalleli.

Nel nostro caso i dipoli sono tra loro paralleli e quasi perpendicolari alla congiungente se la mano è abbastanza lontana, paralleli alla congiungente se la mano fosse verticalmente sopra al corpo, con conseguente repulsione nel primo caso e attrazione nel secondo.

Il punto che in un primo tempo mi sfuggiva è che le cariche positive indotte sulla mano non vanno affatto il più lontano possibile (sui piedi con scarpe isolanti e al suolo con scarpe conduttrici), come potrebbe sembrare a prima vista, perché le cariche indotte devono essere tali da contrastare il campo creato da quelle inducenti e quindi devono creare un campo verticale diretto verso il basso, visto che quello creato dalla lastra è verticale verso l'alto. La distribuzione di carica dichiarata è quella che ci vuole.

Adalberto Piazzoli
Fisico, Università di Pavia
Vice-Presidente CICAP

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