Stranezze giuridiche

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Milano. A volte la legge, o meglio la sua interpretazione, può suscitare non poche perplessità. È il caso della sentenza del Gip di Milano Guido Salvini che ha ritenuto opportuno archiviare un'inchiesta sul "Mago di Sanremo", al secolo Francesco De Barba, 51 anni, denunciato da una signora milanese che, dopo essere stata lasciata dal marito per un'altra, si era affidata ai suoi sortilegi per riavvicinare il consorte (il De Barba, famoso per le previsioni sul Festival di San Remo, fu arrestato tra l'altro un anno fa perché doveva scontare 4 anni di carcere per un'altra vicenda).

La notizia, diffusa a fine settembre da diversi quotidiani, suscita stupore e indignazione soprattutto per le motivazioni addotte dal giudice.

La signora milanese, dopo aver sborsato all'epoca un totale di 18 milioni di lire e aver constatato il totale fallimento dei sortilegi del mago, si è sentita dire da quest'ultimo che i riti non hanno avuto effetto perché l'amante del marito ha utilizzato pratiche più potenti delle sue. Nella sentenza di archiviazione del giudice si legge: "È dato di comune esperienza che le pratiche magiche, somministrate in favore del cliente, normalmente dietro lauto compenso, sfuggono per i loro contorni indefiniti a qualsiasi verifica obiettiva e l'accettazione delle stesse comporta il rischio, se non la certezza, di assoluta inutilità mancando possibilità di controllo dei sortilegi promessi dal mago". Né, nel caso specifico, il mago ha "ingenerato nella persona offesa un pericolo immaginario" quando affermò che le sue pratiche erano fallite perché quelle dell'amante del marito erano più potenti. "Nel caso in esame - conclude il Gip di Milano - è poi assente qualsiasi indizio di minaccia, violenta coazione psicologica o subornazione anche velata nei confronti della cliente e la semplice presenza di problemi familiari o di uno stato depressivo, peraltro sovente all'origine di scelte di tal genere, non può far venir meno l'elementare consapevolezza del carattere aleatorio della prestazione richiesta".

Sarà opportuno far conoscere al giudice l'esistenza del CICAP (che i controlli sulle affermazioni dei maghi le fa), sperando che la prossima volta sia più cauto nelle sue sentenze.

 

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