Estasi, Stimmate e altri fenomeni mistici

Armando De Vincentiis
Avverbi, 1999
pp.118. €

Se Padre Pio non avesse avuto sulle mani quelle misteriose ferite, è molto probabile che Piazza San Pietro non sarebbe stata così traboccante di folla quando egli fu dichiarato beato dal papa Giovanni Paolo II qualche tempo fa.

Le stimmate, segni sanguinanti alle mani, ai piedi, talvolta alla fronte e al costato, indicherebbero che chi le porta partecipa della passione di Cristo al punto da mostrarne perfino gli stessi traumi fisici.

Che cosa sono in realtà le stimmate, e chi sono gli stimmatizzati? Quali sono le caratteristiche psicologiche e psichiatriche di questi mistici, e di altri che sperimentano estasi, visioni, e stati di coscienza e percezione alterati?

Da sette secoli le persone, uomini o donne, che presentano le stimmate sono in numero trascurabile (vuole una leggenda che vi siano, in qualunque epoca, non più di dodici stimmatizzati: dodici come gli apostoli); eppure l'interesse che essi suscitano è grandissimo, come lo è quello per i miracoli e altre manifestazioni fisiche del misticismo, alle soglie del Duemila come secoli fa.

Armando De Vincentiis, giovane psicologo di Taranto, affronta l'argomento in Estasi: un agile libro pubblicato dalle Edizioni Avverbi. Fedele ai suoi propositi di tentare di portare un po' di luce in argomenti spesso presentati come misteriosi, anche su questo tema "spinoso" Avverbi dà spazio alla voce dell'altra campana, quella della razionalità e del buon senso: quasi un'opera di controinformazione rispetto a ciò che certi periodici popolari vanno raccontando da anni.

Si sa bene che la Chiesa stessa è estremamente cauta nell'accettare un fatto come miracoloso in assenza di evidenze ritenute più che sicure (prova ne siano le commissioni di inchiesta che vengono istituite ogni volta che si presentano casi simili); e nemmeno utilizza queste manifestazioni fisiche come prova di santità, che invece si basa sull'esercizio eroico delle virtù cristiane.

Ciononostante, poiché si teme sempre di offendere la sensibilità dei credenti, è quasi prassi comune - paradossalmente proprio da parte dei laici scettici - non porre domande imbarazzanti.

Estasi di Armando De Vincentiis non è un ponderoso trattato teologico o psicologico, ma l'Autore non teme (come direbbero i francesi) di mettere i piedi nell'acquasantiera. Il suo testo è un concentrato di punti di vista diversi, di prese di posizione provocatorie, di opinioni di psicologi, psichiatri, fisiologi, che, piaccia o meno, devono essere presi in considerazione se sull'argomento delle estasi e delle stimmate si vuole esprimere un'opinione informata.

Infatti le stimmate sono sicuramente anche un fenomeno indotto culturalmente: esse sono note solo dopo San Francesco, primo stimmatizzato della storia, che le mostrò dal 1224. È degno di nota anche il fatto che i segni della passione (chiodi nelle mani e/o nei piedi) sono nelle posizioni in cui li vorrebbe l'iconografia tradizionale, ovvero nel centro del palmo; mentre si pensa che in realtà, se mai alcune persone crocifisse furono inchiodate, lo sarebbero state tra le ossa del polso, perché la mano non avrebbe la resistenza per sorreggere il peso del corpo senza lacerarsi.

Inoltre non si è nemmeno sicuri di come esattamente il fenomeno insorga. Non si hanno casi veramente attendibili in cui degli scienziati abbiano visto delle stimmate in formazione, né sono stati fatti esperimenti per stabilire se esse sparivano naturalmente dopo un certo tempo. Ciò comporterebbe, tra l'altro, l'osservazione dello stimmatizzato per molti giorni, senza un'interruzione nemmeno di qualche secondo. In simili casi il primo dovere della medicina sarebbe infatti, oltre che documentare queste manifestazioni, escludere con certezza assoluta che si possa trattare di simulazione, come si è verificato talvolta.

De Vincentiis mette di fronte a tutte le perplessità e i dubbi che circondano le estasi. Traccia paralleli inquietanti tra alcuni tratti della personalità dei mistici e quella degli isterici, tra i fenomeni psicosomatici talvolta presentati da questi ultimi e una possibile insorgenza delle stimmate per suggestione o autosuggestione. Esamina gli studi sugli stati alterati di coscienza correlabili col misticismo, come le trance variamente indotte, le esperienze di pre-morte, le cosiddette possessioni diaboliche, le anoressie mistiche.

È in questo quadro che si inseriscono anche i fenomeni più platealmente fisici del misticismo, appunto come le stimmate, e le loro vere cause. Origine divina inspiegabile dalla scienza; isteria; simulazione più o meno conscia: tra i vertici di questo triangolo la verità sembra continuamente rimbalzare e nascondersi.

Estasi, comunque lo si consideri - coraggioso o irriverente - dovrebbe per lo meno ottenere un piccolo effetto: rendere la medicina un po' più curiosa verso fenomeni tanto affascinanti quanto elusivi e poco compresi. E dunque questo testo rappresenta un implicito invito a verificare, indagare, sperimentare, documentarsi.

Cicerone scrisse dubitando ad veritatem pervenimus (dubitando si arriva alla verità). Ed è ancora il Vangelo a insegnarci che il dubbio non è peccato. Fu proprio l'apostolo Tommaso che, per credere, volle porre il proprio dito nei buchi dei chiodi che Cristo risorto aveva alle mani. Eppure divenne santo lo stesso: anche gli scettici hanno un patrono.

(Pubblicato in origine su Tempo Medico 9/2/2000)



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