Oltre Einstein

Romi Osti
Pubblicato in proprio, 2002
pp.129, €

  • In Articoli
  • 26-03-2003
  • di Matteo Granziero
Vorrei cominciare questa recensione con una frase della prefazione che mi permetterebbe di ignorare ogni eventuale critica: "SICURAMENTE, TRA LE MENTI ILLUMINATE, QUESTO LIBRO [nel mio caso questa recensione] RIUSCIRÀ A DESTARE L'INTERESSE CHE AUSPICO, ALMENO TANTO QUANTO POTRÀ SUSCITARE SCANDALO E INDIGNAZIONE AI CERVELLI BANALI"; in soldoni: solo chi è intelligente mi darà ragione perché capirà che detengo la verità.

La citazione non è in maiuscoletto a caso in quanto tutto il libro è scritto in tale maniera per "permettere al cervello di non sforzarsi e dedicarsi esclusivamente all'analisi dei concetti"...

L'autore, sulla copertina, è definito come "un genio del XXI secolo", non è chiaro da chi. Ha cominciato a interrogarsi sull'uomo all'età di dodici anni gettando le basi di un "MOVIMENTO FILOSOFICO CHE È DESTINATO A RIVOLUZIONARE TALUNI RADICATI CONCETTI" (l'essenzialismo) e ha pubblicato il libro perché "INCORAGGIATO DA ALCUNI DOCENTI DELL'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA".

Usando alcuni sillogismi tanto cari al signor Osti: Dio è tutto quindi noi siamo Dio quindi lui è Dio (vedi copertina versione Inglese) quindi Oltre Einstein è il libro rivelato dell'essenzialismo.

Tutta la pubblicazione è un uso spregiudicato della filosofia di Parmenide, di Schopenhauer, della fisica classica e relativistica.

Filosofia parmenidea perché tutto è visto in chiave dualistica e si divide tra ciò che è e ciò che non è.

Filosofia di Schopenhauer perché tutto è coperto dal velo di Maya e i nostri sensi non bastano a superarlo.

Fisica classica perché è con questa che si diletta in "sbalorditivi" esempi che confutano le basi della fisica stessa.

Un esempio per tutti è la possibilità di superare la velocità della luce con un semplice moto circolare uniforme. Un laser posto in rotazione a un Hertz proietterà su una superficie a 150 mila kilometri di distanza un punto luminoso che si muove con una velocità tangenziale pari a p volte la velocità della luce! Basta quest'esempio per capire come questo "genio del XXI secolo" abbia carenti basi scientifiche.

Fisica relativistica perché tutto è relativo. Oltre ai classici esempi divulgativi noti ai più si spinge oltre: "TANTO MAGGIORE È LO SPAZIO, TANTO PIÙ LENTO APPARE IL TEMPO E VICEVERSA".

Nelle dimostrazioni pseudofisiche opera un uso spregiudicato delle grandezze fisiche: l'energia è uguagliata alla massa come pure alla velocità al cubo.

Concludendo, risulta difficile fare una recensione organica e lineare su un libro che non lo è affatto. È un trattato di "tuttologia" che dà le basi dell'essenzialismo e le regole di vita che dovrebbe avere un buon essenzialista. Alcuni consigli sono: vestirsi non seguendo le mode imposte e con libertà (ma è il signor Osti stesso che, in questo caso, impone la moda essenzialista); evitare comportamenti ipocriti o falsi e comportarsi con libertà ma con il preciso obiettivo di rispettare sempre il prossimo; vivere in abitazioni e città senza spigoli; e via discorrendo.

La scienza non ha tutto chiaro; esistono, dunque, discipline paranormali che sono in realtà scientifiche ma non ci sono ancora i mezzi per riconoscerle come tali. Nell'ambito medico l'omeopatia o i flussi di energia che passano per il nostro corpo secondo le millenarie teorie cinesi.

Mi ha colpito molto la seguente frase: "LA SCIENZA NON DEVE ESSERE CONDIZIONATA DA UNA MORALE COSTRUITA NEI SECOLI DALL'UOMO". Rimanendo in un mondo puramente teorico come quello dipinto dal signor Osti, la morale sarebbe un'espressione di una cultura acquisita nel corso dei secoli da esperienze che, si spera, la società possa cogliere come insegnamenti. Sia chiaro che la morale in questo contesto non è intesa nel senso religioso ma come l'insieme dei valori di un popolo. In una società critica ed aperta, come è dipinta quella essenzialista, queste esperienze insegnano cosa si può fare e cosa no. Sono queste esperienze che vengono formalizzate nelle leggi imponendo, così, l'obbligo di sottostarvi.

La citazione di poco fa mi ha colpito perché se venisse applicata alla lettera non ci sarebbero più i limiti posti dalla morale. Per alcuni questa potrebbe essere considerata come un obsoleto sistema di autocontrollo dell'umanità per me, invece, per quanto non sia perfetta e possa essere migliorata, è uno strumento fondamentale per la convivenza rispettosa del prossimo. Per fare un esempio possibile per quanto improbabile: senza morale un sociologo potrebbe uccidere degli sconosciuti per la strada al solo scopo di vedere la reazione della popolazione. Se quanto dice il signor Osti venisse accettato lo sarebbe pure questo studio.

In conclusione ritengo che questo libro sia un collage di frasi fatte e luoghi comuni che possono avere ascendente su persone che non si interrogano realmente sul messaggio lanciato dal libro. Non è necessario conoscere la fisica, la chimica, la biologia o la filosofia per capire che quanto scrive il signor Osti deve essere preso come le parole di un improvvisato filosofo che vuole solo impressionare per sembrare anticonformista ed innovativo.

Devo spezzare due lance a favore dell'autore. Come prima cosa ha una spiccata sensibilità per capire gli argomenti da usare per impressionare la persona media: argomenti che sono comunque espressione del disagio della società in cui viviamo.

In secondo luogo il 50% del ricavato del libro andrà alla ricerca sul cancro. Nobile gesto da parte dell'autore; gesto che tutti possiamo compiere direttamente senza acquistare il libro facendo una semplice donazione direttamente alla ricerca sul cancro.


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