Lo status scientifico del programma SAIC

1) Gli esperimenti della SAIC sui fenomeni mentali anomali sono statisticamente e metodologicamente superiori alle ricerche precedenti dell'SRI sulla chiaroveggenza e agli studi parapsicologici precedenti. In particolare gli esperimenti hanno evitato l'errore principale di prove non indipendenti per un dato veggente. I ricercatori si sono preoccupati di evitare i problemi dei test statistici multipli che caratterizzavano molta della precedente ricerca parapsicologica.

2) Da un punto di vista scientifico il programma della SAIC è stato danneggiato dalla sua segretezza e dall'eccesso di aspettative in esso riposto. La segretezza ha impedito che il programma beneficiasse dei controlli e bilanciamenti che derivano dal fare ricerca in pubblico. La verifica degli altri studiosi e la ripetizione in altri laboratori avrebbero accelerato i contributi scientifici del programma. L'eccesso di aspettative ha implicato che troppe questioni sono state studiate con troppo poche risorse. La conseguenza è stata che nessun risultato particolare è stato seguito in sufficiente dettaglio. Dieci esperimenti, per quanto possano essere stati condotti correttamente, sono insufficienti per risolvere un'unica questione importante e, a maggior ragione, per rispondere a una serie troppo lunga di domande.

3) Sebbene io non possa segnalare alcun errore ovvio nelle procedure sperimentali, il programma di esperimenti è troppo recente e insufficientemente valutato per esser sicuri che non vi siano problemi metodologici. Storicamente ciascun nuovo paradigma in parapsicologia è apparso privo di errori ai suoi ideatori e ai critici dell'epoca. Solo in seguito ci si è accorti dei problemi. Così come ogni nuovo programmi per calcolatore ha bisogno di un periodo di verifica, anche per un nuovo programma di ricerca e necessario un periodo di analisi della comunità scientifica prima che i suoi difetti emergano. Alcune possibili fonti d'errore nel programma della SAIC sono l'utilizzo di veggenti esperti e l'uso dello stesso giudice - un giudice che ben conosce i veggenti - per tutte le sessioni.

4) Le deviazioni dal caso appaiono troppo grandi e coerenti per essere attribuite a fluttuazioni statistiche di qualche tipo. Sebbene io non possa escludere la possibilità che l'ipotesi nulla sia rifiutata a causa di limiti del modello statistico che approssima la situazione sperimentale, propendo ad essere d'accordo con la professoressa Utts quando ella sostiene che in questi esperimenti vi siano effetti reali. Qualcosa diverso da fluttuazioni statistiche ha avuto luogo in questi esperimenti.

5) Tuttavia la presenza di effetti statistici significativi non garantisce la conclusione che i poteri psichici siano stati dimostrati. Deviazioni significative dall'ipotesi nulla possono aver luogo per svariati motivi. Senza una teoria positiva della percezione anomala, non possiamo sostenere che questi effetti sono dovuti a una sola causa e, a maggior ragione, che questa causa sia la percezione anomala. Non sappiamo quanto questi risultati siano ripetibili, specialmente nel senso di mostrare relazioni coerenti con altre variabili. I ricercatori della SAIC riportano risultati secondo i quali il grado di percezione anomala varierebbe con l'entropia del bersaglio e con la "banda passante" dell'insieme bersaglio. Questi risultati sono preliminari e solo stimolanti al momento. I parapsicologi nel passato hanno segnalato altre correlazioni che studi successivi non sono stati in grado di replicare.

6) La professoressa Utts e i ricercatori della SAIC sottolineano quelli che ritengono risultati coerenti tra gli esiti degli esperimenti ganzfeld contemporanei e la ricerca della SAIC. Il principale di questi risultati è una somiglianza nelle deviazioni statistiche dal caso. Quest'accordo è problematico perché le deviazioni sono in ogni caso il risultato di combinazioni arbitrarie di dati tratti da differenti studi e condizioni. Nessuna di queste medie può essere considerata come un parametro significativo. Da sola, la dimensione dell'effetto non dice nulla sulla sua origine. Dove i parapsicologi vedono coerenza io vedo incoerenza. Gli studi sull'effetto ganzfeld partono dalla premessa che i veggenti debbano trovarsi in uno stato alterato per avere successo. Gli studi sulla visione a distanza usano veggenti in uno stato normale. Gli sperimentatori ganzfeld credono che i veggenti debbano giudicare da soli l'accordo tra la loro visione e il bersaglio per aver migliori risultati; gli sperimentatori di visione a distanza credono che giudici indipendenti forniscano prove migliori della percezione anomala. I recenti studi autoganzfeld [3] hanno trovato risultati significativi con bersagli dinamici e risultati casuali con bersagli statici. I ricercatori della SAIC, in uno studio, hanno trovato risultati significativi solo con bersagli statici e hanno suggerito che questa discrepanza potrebbe essere spiegata dal loro concetto di banda passante. A questo stadio si tratta solo di ipotesi stimolanti.

7) La sfida per la parapsicologia, se spera di sostenere in modo convincente che la percezione anomala è stata scoperta, è di andare oltre la dimostrazione di effetti significativi. I parapsicologi devono acquisire la capacità di specificare le condizioni sotto le quali si possano osservare affidabilmente i fenomeni da loro dichiarati. Devono mostrare di poter generare relazioni quantitative tra attributi di questi fenomeni e variabili indipendenti. Devono essere in grado di indicare le condizioni al contorno che ci permettano di stabilire se la percezione anomala è presente o meno.

Suggerimenti per la ricerca futura

1) Sia la professoressa Utts sia io siamo d'accordo che il primo passo dovrebbe essere un giudizio dei protocolli della SAIC da parte di giudici indipendenti ciechi rispetto ai bersagli effettivi.

2) Assumendo che tale giudizio indipendente confermi l'effetto non casuale, i risultati dovrebbero essere ripetuti in laboratori indipendenti. La ripetizione potrebbe assumere forme diverse. Alcuni dei veggenti del progetto SAIC potrebbero essere usati. Tuttavia sembra desiderabile usare un nuovo insieme bersaglio e numerosi giudici indipendenti.

Implicazioni pratiche

1) L'attuale valutazione dell'efficacia operativa della visione a distanza è piena di rischi. E' ben noto che la convalida soggettiva genera la convinzione irresistibile, ma falsa, che una descrizione concordi con un bersaglio in modo stupefacente. Metodi migliori, in doppio cieco, per valutare l'efficacia operativa possono essere usati.

2) La valutazione definitiva dell'utilità potenziale della visione a distanza per la raccolta di informazioni utili ad indagini non può essere separata dai risultati della ricerca di laboratorio.

Ray Hyman

è psicologo all'Università dell'Oregon

Traduzione a cura di Enrico Scalas

Bibliografia

[1] R. Hyman, Evaluation of Program on Anomalous Mental Phenomena, September 1995, preprint.

[2] J. Utts, Evaluation of Program on Anomalous Mental Phenomena, September 1995, preprint.

[3]J D. J. Bem e C. Honorton, Psychological Bullettin. 115 (1994) 4.

Note

(1) In gergo si dice "bersaglio" l'immagine che il veggente dovrebbe essere in grado di percepire a distanza. Un bersaglio dinamico è un'immagine in movimento, un bersaglio statico è un'immagine fissa. II veggente può essere indicato anche come ricevente. Un trasmettitore è un soggetto che cerca di inviare informazioni circa il bersaglio attraverso il meccanismo della telepatia.

Per valutare gli esperimenti si usa un metodo detto "ordinamento con punteggio".

Supponiamo che il bersaglio sia scelto a caso tra un insieme di cinque e che il chiaroveggente dia il suo responso. II responso e i cinque bersagli vengono sottoposti a un giudice che non conosce il vero bersaglio (detto "giudice cieco"). II giudice cieco deve ordinare i cinque bersagli assegnando loro un punteggio da uno a cinque: 1 al bersaglio che il giudice ritiene più vicino al responso del veggente e così via fino a 5 per il bersaglio che ritiene più lontano. In una serie di prove il punteggio medio per un responso casuale è tre. Si può determinare la probabilità p che un punteggio medio diverso da tre sia dovuto al caso.

Quando questa probabilità scende sotto il 5 per cento si assume che altre cause operino e si dice cha il risultato è statisticamente significativo. Oltre p si suole introdurre una quantità, detta dimensione dell'effetto, che nel caso di cinque prove è data da:

Dimensione dell'effetto = (3 - punteggio medio)/ sqrt(2)

Una dimensione dell'effetto pari a 0 è coerente col caso. Per convenzione si indica una dimensione 0.2 come piccola, 0.5 come media e 0.8 come grande.

Una dimensione dell'effetto media è visibile ad occhio nudo ad un osservatore attento, una dimensione grande è evidente per ogni osservatore.

Si noti che la definizione di dimensione dell'effetto non è unica.

(2) Negli esperimenti ganzfeld il "veggente" viene sottoposto a una seduta di deprivazione sensoriale prima degli esperimenti in cui deve "indovinare" o "percepire" un bersaglio. In questo modo si eliminerebbe il "rumore" sensoriale che di solito impedisce la percezione anomala.

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