Di che segno sei?

Una verifica sperimentale relativa ad alcuni presunti influssi astrali

  • In Articoli
  • 14-05-2003
  • di Sergio Facchini
L'astrologia nacque in Oriente in tempi antichi, nella terra tra il Tigri e l'Eufrate, quando si conosceva assai poco del nostro universo e gli astri erano considerati divinità in grado di influire sulle vicende terrestri e rappresentavano una chiave di lettura per indagare le incertezze del futuro dell'uomo.

Da allora sono passati millenni e le conoscenze scientifiche degli ultimi quattrocento anni ci hanno fornito una rappresentazione dell'universo ben diversa da quella che si aveva nel mondo antico; è quindi abbastanza curioso rilevare che circa un terzo degli italiani ritenga vi sia una qualche influenza delle costellazioni e dei pianeti sul carattere e sulle attitudini degli individui. Evidentemente, l'idea che il nostro futuro sia influenzato dagli astri continua ad affascinare la fantasia degli uomini; inoltre, l'oroscopo è fortemente promosso dai media in modo del tutto acritico, contribuendo quindi alla sua diffusione. Tra l'altro non è raro osservare nell'opinione pubblica una certa confusione tra astrologia (arte che presume di predire il futuro e il carattere mediante l'osservazione degli astri) e astronomia (scienza che osserva e studia il cielo e i suoi fenomeni).

Zodiaco e costellazioni

Ma cosa vuole dire esattamente appartenere ad un certo segno zodiacale? Significa che, al momento della nascita, il sole si trovava in una determinata zona dello zodiaco, costituito da dodici costellazioni; in realtà, sono tredici secondo l'astronomia, in quanto esiste anche quella dell'Ofiuco, ma l'astrologia ha effettuato una serie di ripartizioni arbitrarie nell'ampiezza delle costellazione zodiacali. Anche in astronomia, quindi, si parla di costellazioni e questo può avere generato nell'opinione pubblica una certa confusione; tuttavia, esse conservano in questo caso la loro utilità unicamente per praticità d'orientamento nell'osservazione del cielo e per la suddivisione dello stesso in settori che tengano conto delle antiche nomenclature, senza nessun significato o riferimento simbolico.

L'astrologia, è bene precisarlo, non considera come unico aspetto il segno zodiacale ma tiene conto anche della posizione dei pianeti nei segni e nelle case, oltre alle interazioni di questi fra loro e nei riguardi dell'ascendente, che è la costellazione che sorgeva a oriente al momento della nascita. Tutto questo porta a un numero di combinazioni così grande tra i vari elementi in gioco da permettere, a posteriori, la giustificazione di qualunque predisposizione o tendenza psicologica insita nell'individuo.

Nella presente indagine, dove sono state registrate in totale le date di nascita di oltre 2.600 persone, non è stato possibile elaborare il tema natale di ciascun individuo, perché questo avrebbe richiesto la conoscenza dell'ora e del luogo di nascita di ciascuno. Si è quindi preferito considerare il solo segno zodiacale, in funzione dell'importanza centrale che questo riveste nell'astrologia quotidianamente diffusa dai media. D'altra parte mi è accaduto tante volte di sentirmi chiedere "Di che segno sei?", ma mai nessuno mi ha domandato qual è il mio tema natale.

È tuttavia importante menzionare, come sarà meglio precisato in seguito, che sono stati anche eseguiti, in passato, controlli statistici su persone il cui tema natale era stato elaborato da parte di astrologi e gli esiti sono stati negativi.

Per la sperimentazione in oggetto sono stati scelti tre campi d'attività professionale e per ciascuno di questi si è cercato di stabilire una correlazione con uno o più segni zodiacali "predisponenti" al tipo di lavoro svolto.

Le tre categorie esaminate sono state per la precisione: periti agrari (A), con N=408 individui, farmacisti (B), con N=1.629 e geometri (C), con N=565, il tutto confrontato con l'analisi di una serie di 500 campionamenti casuali, con ripetizione, dei segni zodiacali (D), utilizzando una semplice scatoletta contenente 12 pedine numerate, accuratamente mescolate prima d'ogni estrazione.

Metodologia statistica e risultati

Come spesso accade, i risultati ottenuti nelle prove non concordano del tutto con i dati teorici attesi secondo le regole della probabilità. Per esempio, lanciando cento volte una moneta perfetta è raro ottenere esattamente cinquanta teste e cinquanta croci, anche se considerazioni teoriche ci portano a considerare di ottenere cinquanta per cento di entrambe le facce per un numero di prove molto elevato.
image


Spesso c'interessa sapere se le frequenze osservate differiscano da quelle teoriche o attese in modo significativo e a questo scopo si può utilizzare la statistica 2 (chi-quadrato). Consideriamo l'ipotesi che le differenze osservate siano dovute al caso: se il valore calcolato di 2 è più grande di un certo dato critico (nel nostro caso 20.95 che è il valore critico a livello di significatività 0,05) dovremmo concludere che le frequenze osservate differiscono notevolmente da quelle attese e rifiutare l'ipotesi al corrispondente livello di significatività; in caso contrario possiamo accettare l'ipotesi iniziale, in altre parole che le differenze siano dovute al caso. Gli esiti delle indagini A, B e C sono rappresentati rispettivamente nelle fig. 1, 2 e 3 mentre i valori di 2 ottenuti sono 6,5 per A, 13 per B e 11,5 per C.

Questi risultati sono tutti inferiori al valore critico di 20.95 per 11 gradi di libertà, che è pari a 19,7 indicando così che le differenze tra i valori attesi e quelli rilevati sono attribuibili al caso. Che le frequenze osservate siano del tutto nella norma lo indica anche il valore del 2 ottenuto nel caso D (fig. 4), pari a 8,5, che risulta dall'analisi di una serie di 500 estrazioni casuali, con ripetizione, dei 12 segni zodiacali.

Anche quest'ultimo dato s'inserisce nel campo dei valori esaminati precedentemente per le attività professionali e mostra chiaramente, come ben noto in statistica, che raramente si hanno distribuzioni delle frequenze molto vicine a quelle teoriche e ottenere, nei casi considerati, un valore di 2 inferiore a 4,6 sarebbe da guardare addirittura con sospetto per la concordanza eccezionalmente buona.

Sembrerebbe quindi che, almeno per i campi d'attività considerati, il solo segno zodiacale abbia una capacità previsionale pari a quella della mia scatoletta contenente dodici pedine numerate. Il valore del 2 indica quindi chiaramente, in tutti i casi esaminati, che possiamo accettare l'ipotesi che la variabilità dei dati sia dovuta al caso.
image


Considerazioni

L'astrologia è stata ampiamente criticata dal mondo scientifico, sia per la mancanza di vere basi teoriche (i significati simbolici e dogmatici non sono teorie), sia per l'assenza di concrete basi statistiche che mostrino in modo inequivocabile le correlazioni tra astri e faccende umane.

Già nel 1975 era stata presentata una dichiarazione pubblica da parte di 186 scienziati, tra cui 18 Premi Nobel, che toglieva all'astrologia ogni pretesa di validità scientifica, denunciando inoltre i rischi di crescita dell'irrazionale e dell'oscurantismo (The Humanist). Vediamo prima di tutto alcune delle principali debolezze astrologiche da un punto di vista puramente teorico.

Le costellazioni in realtà non hanno nessun significato fisico, sono solo figure immaginarie, differenti tra l'altro nelle diverse culture antiche, concepite migliaia d'anni fa quando nulla si sapeva della reale natura del cosmo. Le stelle di una stessa costellazione sono a distanze molto diverse tra loro e inoltre, nell'arco dei millenni, cambiano posizione e le figure che osserviamo oggi non sono più le stesse di un tempo. Se inoltre si osservano anche le stelle più deboli in una certa costellazione, ad esempio con una posa fotografica o con un binocolo, non si riesce più a riconoscere le forme originali. Si tratta quindi di disegni del tutto immaginari e soggettivi, come pure arbitrari sono i confini stabiliti per ciascuna di esse.

La determinazione della posizione dei pianeti e dell'ascendente richiede calcoli, ricavati dall'astronomia, che attribuiscono all'astrologia una parvenza di scientificità. In realtà non sono questi calcoli, che in genere sono corretti, ad essere contestati ma l'uso che se ne fa; perché mai i pianeti in una certa posizione dovrebbero influire sul futuro o predisporre il carattere di una certa persona? Sarebbe come calcolare esattamente la velocità di una reazione chimica e poi usare i risultati per prevedere gli esiti di una corsa di cavalli.

L'astrologia non si è evoluta nel corso dei secoli, a differenza delle discipline scientifiche che sono in continuo cambiamento e progresso in quanto basate sulla sperimentazione. Gli astrologi hanno ancora come punto di riferimento il Tetrabiblos di Tolomeo e quindi un universo geocentrico.

La forza di gravità dei pianeti sul nascituro è debolissima e gli stessi strumenti della sala parto o l'infermiera hanno un maggiore effetto gravitazionale degli astri. Come un influsso gravitazionale (o anche elettromagnetico) possa poi tradursi in tutti gli effetti cosmici previsti dall'astrologia sul futuro degli individui è, tra l'altro, veramente difficile da immaginare.

L'influsso dei pianeti avrebbe iniziato a mostrare i suoi effetti sulle vicende terrestri solo dal momento della loro scoperta, prima di allora nessuno si sarebbe accorto di strani "influssi astrali" di provenienza ignota.

La precessione degli equinozi, che causa uno sfasamento tra il segno zodiacale astrologico e quello in cui il sole si trovava realmente al momento della nascita, non è considerata dall'astrologia occidentale in quanto si fa riferimento al cielo all'epoca di Tolomeo.
image


L'astrologia deve anche fare i conti con la dimostrazione sperimentale delle sue affermazioni. In alcuni esperimenti gruppi di volontari dovevano riconoscere il loro oroscopo. Essi avevano il compito di scegliere, tra diversi profili, quello che meglio rappresentava gli avvenimenti a loro accaduti durante l'anno o le caratteristiche personali; in questo genere di prove gli intervistati si riconoscevano, il più delle volte, in un profilo astrologico che non era il loro e la percentuale di casi azzeccati era sostanzialmente quello previsto dal calcolo delle probabilità3,1,9. In altre verifiche si è utilizzato un profilo astrale standard, uguale per tutti, facendo credere ai soggetti interessati che si trattava del loro oroscopo personale: la maggioranza degli intervistati dichiara che il profilo astrale corrisponde al proprio carattere, indicando chiaramente il ruolo della selezione e dell'adattamento al caso personale7. Anche le previsioni economiche su base astrale sono state indagate e hanno chiaramente fornito risultati casuali8. Inoltre le statistiche hanno indicato che uomini e donne con "segni incompatibili" si sposano e divorziano con la stessa frequenza di quelli con "segni compatibili"9. Per quanto riguarda le scelte professionali, uno studio condotto su 6.000 politici e 17.000 scienziati ha indicato che i segni di entrambi i gruppi sono distribuiti in modo del tutto casuale9. Sono state anche smentite le presunte correlazioni tra data di nascita e successo nello sport1,2. Ricerche di questo tipo sono state effettuate in molti altri campi d'attività ma con gli stessi risultati, con ora l'aggiunta delle categorie professionali dei periti agrari, farmacisti e geometri.

Ma allora, ci si potrebbe chiedere, come mai tante persone si riconoscono nelle descrizioni astrologiche? L'astrologia può contare su un principio d'autorità derivante dalla millenaria tradizione, il che induce a pensare: se esiste da millenni, qualcosa di vero ci sarà! Il tipico linguaggio è inoltre quasi sempre vago e sfumato, oppure si tratta di semplici indicazioni di buon senso valide per tutti (ad esempio: "Insegui le tue aspirazioni con determinazione"). In genere non è percepita l'assenza di un reale contenuto, quindi inconsapevolmente si seleziona una parte del messaggio e si adatta il tutto al caso personale. Inoltre, anche quando le previsioni sono sufficientemente definite da consentire un accertamento, quasi nessuno si preoccupa poi di verificarle a posteriori. In realtà qualcuno che controlla queste profezie c'è, in particolare il CICAP, all'inizio d'ogni anno, verifica le previsioni astrologiche realizzate dodici mesi prima e regolarmente queste vengono smentite4,5,6,9, 11,12,13.
image


Tra chi legge più o meno assiduamente gli oroscopi è diffuso il convincimento che questi rappresentino più che altro un gioco, un passatempo innocuo dove ci si rallegra delle cose belle e non si crede a quelle brutte. Ma molta gente, in realtà, organizza la propria vita in base alle previsioni astrologiche, anche per cose importanti come sposarsi o divorziare.

Inoltre, come la storia insegna, astrologi e veggenti hanno avuto una notevole influenza nella sfera politica, sia in passato sia nell'era contemporanea. Un tempo mancavano le conoscenze scientifiche e la ricerca della verità era dominio del pensiero mitico, ma oggi questo tipo d'atteggiamento non è più giustificabile.

L'astrologia disabitua a una visione scientifica del mondo e spinge le persone verso forme di pensiero contrarie al modo corretto di prendere le decisioni. Induce ad accettare in modo acritico discipline che non hanno una vera base sperimentale ma sono invece costruite su deduzioni per analogia forzata, come le presunte relazioni di causa-effetto tra le caratteristiche attribuite a costellazione e pianeti, da un lato, e la personalità degli individui, dall'altro.

Forse, senza rendersene ben conto, tutto questo invoglia a delegare alcune importanti decisioni agli astri e quindi a sottrarsi alle proprie responsabilità in caso d'insuccesso.

Conclusioni

Il segno zodiacale mostra una capacità previsionale sulla predisposizione professionale, nelle categorie esaminate, non diversa da quella ottenibile estraendo pedine numerate, in modo casuale, da una scatola. Se consideriamo la gran quantità di studi statistici che contraddicono i principi astrologici e la mancanza di una vera base teorica, è piuttosto difficile credere che nella volta celeste ci sia scritto il carattere di ciascuno di noi e il nostro futuro. Forse, in un certo senso, c'è scritto il nostro passato, in quanto i significati attribuiti dagli antichi a costellazioni e pianeti permettono di capire quale era il pensiero arcaico, un po' come se potessimo leggere nella mente dei sacerdoti babilonesi o degli antichi egizi. Tutto questo è certamente affascinante da un punto di vista storico e antropologico, ma non possiamo considerare l'oroscopo un mezzo conoscitivo e previsionale. L'astrologia e la magia hanno accompagnato tutta la storia dell'uomo, ma nella mente delle persone diventano più forti quando il senso critico e la cultura scientifica nelle società diventano più deboli e questa è una realtà su cui vale la pena riflettere.

Bibliografia

  1. Angela, P. 1987. Viaggio nel mondo del paranormale. Garzanti, Milano, 416 p.
  2. D'Alpa, F. 2000. Nati sotto una buona stella? S&P, 31: 36-39.
  3. Genzo, C. 2000. Compito in classe sugli oroscopi. S&P, 31: 40-42.
  4. Polidoro, M. 1996. Gli astrologi: non ne azzeccano una! Le previsioni per il 1995: vediamo come è andata. S&P, 9: 8-9.
  5. Polidoro, M. 1997. Previsioni 1996: come è andata? S&P, 13: 18-20.
  6. Polidoro, M. 1998. Previsioni 1997. S&P, 17: 13.
  7. Albano, M. 1998. A scuola si esamina l'astrologia. S&P, 19: 56-59.
  8. Cocheo, C. 2000. New economy e vecchie superstizioni. S&P, 32: 54-57.
  9. Fraknoi, A. 1989. Your Astrology Defense Kit. Sky & Telscope, August 1989: 146-150.
  10. Murray R. Spiegel. 1994. Statistica. Seconda Edizione. Mc Graw-Hill Libri Italia, Milano.
  11. CICAP. 1999. Previsioni astrologiche 1998. S&P, 23: 17.
  12. Rezzani, F. 2001. Veggenti e previsioni. S&P, 35: 8-12.
  13. CICAP. 2002. E le stelle stanno a sbagliare. S&P, 41: 8-10.
  14. Gilovich, T., Savitsky, K. 1997. Il simile va col simile. S&P,13: 40-49.

Sergio Facchini
Laureato in Scienze Agrarie si occupa di biologia ambientale come professionista e collaboratore di Università e Musei di Storia Naturale.
accessToken: '2206040148.1677ed0.0fda6df7e8ad4d22abe321c59edeb25f',